Molte volte consideriamo le erbe spontanee come erbacce che rovinano i nostri giardini o da eliminare dai nostri campi ma ci perdiamo tutto il gusto tradizionale che ci regalano alcuni piatti con ingredienti proprio queste erbe spontanee.
Prendiamo ad esempio: Acetosella, Borragine, Bruscandoli, Carletti e Ortica. Con queste cinque erbe si possono creare e gustare molti piatti.
Acetosella
Cresce spontaneamente in montagna, boschi e zone umide. È caratterizzata da fiori bianchì, riconducibile al trifogli, e dalle foglie che, contenenti acido ossalico, hanno un retrogusto acidulo proprio come l’aceto.
Raggiunge gli 80 cm di altezza, ha foglie piccole dalla forma ovale. I fiori sono composti da 5 petali di colore viola-blu e, come per l’acacia, sono raggruppati.
Comunemente conosciuti come i germogli del luppolo selvatico. Assomigliano molto a degli asparagi, sono lunghi 20 cm circa e si raccolgono in primavera.
Raggiunge l’altezza massima di 1 m. Le foglie sono lineari di colore verde. La si può trovare nei prati, boschi e margini di sentieri, preferendo le zone ricche di azoto.
Foglie cuoriformi ricoperte da numerosi peli urticanti. I fiori sono piccoli e verdi, riunite in spighette. La si può trovare ovunque fino ad una certa altitudine.
Ovviamente sono solo alcuni dei piatti che si possono cucinare, siamo circondati da erbe spontanee che sono commestibili quindi lasciamo libera la fantasia e andiamo in cucina!